MARCO HA GIA' VINTO
di Sara Piccardo
"Inizio queste mie riflessioni chiedendo scusa all’amico Alessandro Pelosi, a cui ho rubato la frase che ho utilizzato come titolo e che ripeterò spesso nelle righe che seguono.
Sì, Marco ha già vinto, e ha già vinto per mille motivi, alcuni dei quali ci siamo ripetuti in queste settimane, noi suoi amici e collaboratori.
Ha vinto dall’inizio perché la sua candidatura non è patrocinata da nessun “big” del Partito, ma è figlia del coraggio di un circolo (quello di Genova Prà, ndr) a cui sono orgogliosa di appartenere, anche se solo da poche settimane. È figlia della stima di un gruppo di persone cha ha avuto modo di conoscere Marco negli anni e di apprezzarne le qualità sia politiche che umane.
Ha vinto fin dall’inizio perché ha presentato un programma non confezionato ad hoc per le elezioni, un programma che riprende ed amplia quell’ottimo documento che è stato il “progetto Genova”, risultato della Commissione Maltesu, documento che in “tempi non sospetti” già illustrava soluzioni sostenibili per tanti dei problemi che affliggono la nostra Regione ed in generale il nostro Paese (l’ambiente, i trasporti, la mobilità e tanti altri.)
Queste le due principali ragioni politiche per cui possiamo dire che Marco abbia vinto già dall’inizio: la candidatura innovativa e la concretezza del programma.
Secondo me, però, durante la campagna elettorale ha continuato a vincere. A vincere sul piano dell’umanità.
Ha vinto perché è stato presente sempre e dovunque, dai mercati alle strade, dalle stazioni alle piccole riunioni di categoria ai comitati di quartiere. Presente non tanto per pubblicizzare se stesso quanto per ascoltare le singole persone, tanto per promettere quanto per ragionare assieme alla gente sulle soluzioni possibili di tanti problemi e disagi che gli sono stati esposti in queste settimane.
Ha vinto perché in queste occasioni non si è mai presentato come un Cristo in terra con tutte le soluzioni in tasca e la promessa di cambiare tutto quello che non funziona, attitudine di tanti candidati purtroppo anche del nostro Partito.
Ha vinto perché, pur essendo candidato per il Partito che in questo momento ha ancora la maggioranza in Consiglio, non si è mai tirato indietro quando si trattava di criticare le scelte della Regione sbagliate oppure non fatte e non ha mai tentato di vendere per buone a chi lo ascoltava e lo interrogava le cose che non funzionano a causa di ritardi o colpevoli silenzi dell’attuale amministrazione regionale.
Marco ha vinto anche con noi, quelli che hanno collaborato per la riuscita di questa bellissima esperienza, quelli che sono diventati suoi amici ed hanno imparato a volergli bene proprio per come si è sempre comportato: ascoltando le nostre critiche, le nostre perplessità, i nostri suggerimenti, le nostre proposte; chiedendoci costantemente consigli (anche alla sottoscritta che sicuramente i titoli per dargliene non li ha); facendoci sentire non subalterni realizzatori delle sue idee, ma compagni di viaggio capaci di influenzare le sue scelte e a volte anche di mutarle radicalmente.
In un panorama in cui i politici – anche quelli locali – adorano essere circondati da yesman che annuiscono come ciucci ammaestrati ogni volta che loro aprono bocca, Marco si è sempre sentito più a suo agio ascoltando una critica che non ricevendo un apprezzamento.
Tutti noi che eravamo presenti ricordiamo la sua commozione quando, all’apertura della campagna elettorale, in tanti siamo intervenuti per testimoniargli il nostro appoggio ed il nostro affetto.
Per me, Marco ha iniziato a vincere quel giorno. E non ha più smesso."
NB Nelle prossime ore sarà disponibile il PDF di questa lettera da scaricare e diffondere!