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17 marzo 2010

Il problema dell'accessibilità ai seggi elettorali di Villa Banfi a Genova Pegli

GARANTIRE IL DIRITTO / DOVERE DI VOTO AI DISABILI

Dice l'art. 48 della nostra Costituzione:

"Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tal fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge".

Questo articolo ha compiuto sì i 60 anni, ma è rimasto in parte lettera morta. Ci sono infatti Cittadini ai quali l'esercizio del proprio dovere civico di votare è impedito non tanto da barriere fisiche, quanto da una limitata (o quasi assente) sensibilità politica a volerle eliminare.


Schema della proposta di nuova sede per i seggi dal Lido di Pegli (thanks to Bing Maps)

Riporto volentieri in questo blog la lettera inviatami da Laura Spigno, cittadina di Genova Pegli, che porta alla luce un grave problema, fino ad ora poco discusso, e ne suggerisce una soluzione che non posso che condividere ed impegnarmi a portare avanti.

Proprio perché siamo sotto Elezioni, vorrei porre l'attenzione sui problemi di accesso ai seggi elettorali.
Spesso si trascura che in Liguria - ed in particolare a Pegli, dove vivo e lavoro - c'è una percentuale elevata di anziani, di disabili (come la sottoscritta) e di utenti con momentanee difficoltà.
L'ultima volta che ho tentato di far valere il mio diritto / dovere di cittadina votante sono stata costretta a rinunciare a causa delle barriere architettoniche. Infatti il mio seggio è nella Villa Lomellini Banfi, antica e bella dimora del ‘500, ma totalmente inaccessibile anche solo per chi ha una gamba rotta.


La ripida rampa di accesso da est a Villa Banfi (thanks to Google Street Views)

Non esiste parcheggio. Le persone possono accedere a piedi utilizzando la lunga scalinata sul lato ovest oppure la ripida rampa (degna di Messner) sul lato est. Per entrare nel palazzo ci sono scalini esterni in marmo molto decorativi ma poco pratici. Inoltre, per chi non è molto fortunato, il seggio è posto all'ultimo piano senza ascensore, quindi le più banali norme sull'accessibilità non vengono rispettate.

L'impegnativa scalinata di accesso da via Caldesi.

Eppure, appena due anni fa, nell’area sottostante all’ ex ospedale Martinez è stato costruito un moderno edificio (adibito a succursale della scuola primaria di Villa Banfi) totalmente accessibile in quanto dotato di parcheggio, di rampa per carrozzine, di ascensore e di una fermata bus a poca distanza.
Mi chiedo allora se chi organizza i seggi si sia mai posto il problema dell’accessibilità, un problema grave, perché molti cittadini del quartiere, nella impossibilità di raggiungere il proprio seggio, rinunciano al diritto/dovere di votare. E’ segno di civiltà?
Per i disabili le alternative sono: o recarsi in Corso Torino (accessibile ma troppo distante) o votare a pian terreno (ma non è così facile convincere il Presidente a scendere…) o non votare. Lascio a chi legge ogni commento”